Michela Moioli ha letteralmente rivoluzionato il mondo dello snowboard cross in Italia. La sua vittoria all’OIimpiade Invernale di Pyeongchang 2018 ha dato una svolta a questo movimento così giovane, tuttavia a trent’anni la fuoriclasse di Alzano Lombardo vuole andare oltre e scrivere una nuova pagina di storia. La portacolori dell’Esercito è decisa a riprendersi l’alloro a Milano-Cortina 2026 e per questo motivo si sta allenando a fondo per arrivare pronta a uno degli appuntamenti più importanti della carriera.
Come sta andando la preparazione estiva?
Sta andando molto bene. Adesso abbiamo già alle spalle già un mese e mezzo di allenamenti con un buon carico tanto che i livelli di forza si sono già rialzati e gli acciacchi stanno andando a posto. Sono contenta che stia andando tutto molto bene.
Come va con il mal di schiena?
Bene, ormai è un lontano ricordo.
Il Mondiale ha rappresentato per lei una liberazione?
Sì, perché comunque era una medaglia che sognavo da tanto tempo e che sembrava esser diventata quasi fatata. Sembrava non arrivasse più e in realtà mi ero messa un po’ in pace, però alla fine devo dire che, quasi inaspettatamente, sono arrivati lì pronta ad affrontare la competizione. Nonostante alcune difficoltà che si sono presentate durante la stagione, ho ottenuto una vittoria che mi ha dato moltissimo.
Questo successo le ha tolto pressione in vista della prossima stagione?
Non si riparte da zero, ma poco ci manca. La Coppa del Mondo sarà un obiettivo importante, ma servirà per avvicinarsi al meglio alle Olimpiadi che sono comunque l’obiettivo stagionale.
Per lei sarà la quarta Olimpiade. Come la vivrà?
Sarà una grandissima emozione visto che, in Italia, queste Olimpiadi le abbiamo attese per tanti anni. Motivo per cui non vedo l’ora di partecipare.
Quali avversarie teme di più?
Sicuramente ci sono tanti giovani molto forti come Lea Casta e Julia Pereira de Sousa-Mabileau che ormai sono atlete esperte e complete. Sicuramente però anche le più datate come me, come Charlotte Banks, Eva Samkova e Chloe Trespeuch cercheremo di arrivare in forma e dar loro filo da torcere.
Cosa può dare a questa Nazionale così giovane?
Come dico sempre, l’importante è dare il 100%. È vero che alle Olimpiadi contano le medaglie, ma conta anche l’esperienza, il bagaglio che ci si porta a casa e soprattutto, per loro che sono giovani, è anche giusto che si godano questa prima esperienza. Io gli auguro di riuscire a dare il massimo, di divertirsi e poi come sempre, quello arriva, arriva.
