Senza i russi i Mondiali sono il festival dell’ipocrisia
A Saitama, in Giappone, senza la nazione più forte il livello tecnico e spettacolare è basso. Anche se in realtà ci sono 24 russi, ma mimetizzati...
I palcoscenici della Egonu: fra esaltazioni esagerate e critiche cattive
Proviamo a definire la vera dimensione della fortissima attaccante della Nazionale, che non è la giocatrice più forte del mondo nelle vittorie e la prima responsabile nelle sconfitte...
Europei di artistico su ghiaccio, gli osanna sbagliati per l’Italia
Due ori e due argenti, primi nel medagliere, ma senza i campioni russi. Restano le belle prove degli azzurri, con movimento generale in crescita e più completo ad alto livello
Italia-Germania contro Argentina-Francia, sfida di giganti
La finale in Qatar è giudicata da molti la più bella partita nella storia dei Mondiali di calcio, ma la semifinale del 1970 può rivendicare più emozioni, più gol, più occasioni, più tiri in porta e un fascino insuperabile
Pelè & Brasile, la magica età dell’oro: tra musica, film e poesia
Dal ‘58 al ’70, dall’anno della prima vittoria mondiale scatta la scintilla che va oltre il calcio e fa conoscere al mondo le meraviglie di un Paese pur con mille problemi e contraddizioni...
Maradona nell’alto dei cieli. E neanche Messi ci arriva
La vittoria nel Mondiale ha rilanciato la sfida sul più grande di sempre, ma a favore di Diego restano esempi di tecnica superiore e tante magie che nessuno ha saputo ripetere. Da Doha anche altre verità, a cominciare da facili esaltazioni e pagelle un po' squilibrate
Mondiale in Qatar: quei 6500 morti e un’inchiesta con tanti dubbi
Il Guardian aveva previsto questo numero nel 2013, poi lo ha confermato nel 2021, ma molte cose non convincono: si mettono dentro anche gli anni in cui i lavori per gli stadi non erano ancora cominciati, si mischiano dati fra impianti sportivi e costruzioni civili, e la verità fatica ad apparire
Ciao, Beppe Viola, giornalista-poeta. Ti ricordiamo in quella lettera alla Direzione Rai…
Riportiamo integrale il documento-capolavoro con cui l'indimenticato e ineguagliato professionista mise alla berlina le contraddizioni di un sistema organizzativo: esprime come sempre originalità, umorismo e fantasia con in più un tocco di genialità
Fischer-Spasskij, 50 anni fa il “Match del secolo”
Dall’11 luglio 1972 il via alla finale per il titolo di Campione del mondo, conquistato dal genio statunitense che il giorno 23 vince la partita degli “Applausi”, da molti considerata la più bella nella storia degli scacchi, e dà la svolta decisiva a una sfida che il mondo non ha mai smesso di ricordare
Budapest, portale del tempo per due campionesse: Pellegrini e Filippi
Le gare dei 200 e 800 donne ai Mondiali fra i rimpianti di Federica e i ricordi di Alessia, una sfida speciale in cui più importante delle medaglie è il numero di stili nuotati
Mondiali: soliti equilibri, italiani in chiaro-scuro, lo sprint mancato, Sun Yang e la nostra… RAI!
Erano annunciati come i Mondiali più scarsi di sempre e così è stato. A Budapest, a dispetto di alcune grandi prestazioni con relativi record mondiali, fra cui quello dell’azzurro Ceccon nei 100 dorso, il livello tecnico è stato inferiore…
Rinviati, spostati e modesti: sono proprio Mondiali sfortunati !
I primi risultati confermano tutti i dubbi sulla portata dell’evento di Budapest: tecnici, politici e organizzativi. Il doppio oro olimpico di Tokyo, Titmus, ha disertato preferendo prepararsi meglio ai Giochi del Commonwealth, Ledecky sul viale del tramonto